Acquisto di immobili esteri: sulla caparra nessuna imposta di registro!
Il caso sottoposto alla Commissione tributaria regionale Lombardia riguardava una società che aveva stipulato un preliminare di acquisto per un immobile sito in Lussemburgo, con conferimento di caparra confirmatoria e senza alcuna registrazione del preliminare nè conclusione del definitivo contratto di compravendita.
Tale società, veniva puntualmente accertata dall'Agenzia delle Entrate che emetteva avviso di liquidazione richiedendo il pagamento dell'imposta di registro in misura fissa per il preliminare (euro 168,00) ed in misura proporzionale rispetto all'importo della caparra (lo 0,5% ex art. 10 della tariffa allegata al DPR n. 131/86).
La società lombarda impugnava l'avviso deducendo il rischio di una doppia imposizione. La Commissione tributaria regionale, ribaltando il giudizio di prime cure, accoglieva il ricorso del contribuente affermando che "l'imposta pagata sulla caparra confirmatoria è sempre imputata all'imposta principale dovuta per la registrazione del contratto definitivo".
L'esigenza primaria, dunque, è quella di evitare una doppia imposizione in sede di preliminare e in sede di contratto definitivo; con la conseguenza che l'imposta pagata sulla caparra confirmatoria viene ad essere decuratata dall'imposta di registro pagata sulla compravendita definitiva.
Il meccanismo che prevede il pagamento percentuale sulla caparra confirmatoria, afferma la Commissione, deve ritenersi applicabile all'operazione di compravendita conclusa nella sua interezza; infatti, nel caso di specie, l'imposta versata sulla confirmatoria non sarebbe più recuperabile data la mancata conclusione del contratto definitivo con il rischio di una duplicazione dell'imposta.
Prima di pagare, informati!
P. Avv. Giuseppe Mecca
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