EQUITALIA: L'AGGIO E' INCOSTITUZIONALE!

La Commissione tributaria regionale di Milano, con la sentenza n. 5454/29/15, potrebbe aver aperto alcuni scenari davvero importanti che rischiano di valere la nullità di migliaia di cartelle esattoriali.

Infatti, all'interno della sentenza suddetta, la Commissione meneghina ha definito incostituzionale l'aggio applicato da Equitalia S.p.A. in quanto contrario all'art. 53 della Costituzione. A parere dei Giudici milanesi le ragioni di tale contrasto con la carta costituzionale sarebbero legate soprattutto alla sproporzione tra l'attività effettivamente eseguita per il recupero del credito e il compenso preteso per tale attività.

Non solo. La norma prevista dall'art. 17, comma 3, lett. a), del D. Lgs. n. 112/1999, si pone altresì in contrasto con la Costituzione in quanto la misura dell'aggio viene definita in maniera standard e non proporzionata all'effettiva attività di recupero svolta da parte di Equitalia S.p.A. (attività che, sovente, si risolve nella mera spedizione postale della cartella di pagamento al contribuente).

La Ctr di Milano è andata ancora oltre rilevando altresì, nell'applicazione dell'aggio, anche la violazione dell'art. 107 del Tfue. Equitalia S.p.A., infatti, deve essere ritenuta a tutti gli effetti una "impresa"; ne deriva che la richiesta dell'aggio all'interno della cartella esattoriale potrebbe configurarsi senza alcun dubbio come aiuto di stato nei confronti di un impresa italiana e, come tale, contrario alle norme comunitarie.

Per vederci chiaro.

Avv. Giuseppe Mecca

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